Bollette telefoniche, Antitrust conferma lo stop ai rincari

L’Antitrust conferma la “sospensione cautelare” dei rialzi delle bollette telefoniche decisi “quasi contestualmente” dagli operatori dopo l’arrivo dell’obbligo della fatturazione mensile, a sostituzione di quella a 28 giorni. Lo comunica la stessa Autorità, che invita le compagnie telefoniche a definire la propria offerta dei servizi in modo autonomo rispetto ai concorrenti.

La disposizione dell’Antitrust arriva all’esito del contraddittorio con le parti e dopo la riunione dell’11 aprile in cui è stata decisa la conferma delle misure cautelari adottate il 21 marzo nell’ambito dell’istruttoria avviata per accertare la sussistenza di un’intesa restrittiva della concorrenza tra Tim, Vodafone, Fastweb e Wind Tre.

I principali operatori telefonici avrebbero coordinato la propria strategia commerciale relativa alla cadenza dei rinnovi e alla fatturazione delle offerte sui mercati della telefonia fissa e mobile, a seguito dell’introduzione dei nuovi obblighi regolamentari e normativi introdotti nel 2017.

Secondo l’Autorità, “le parti avrebbero comunicato, quasi contestualmente, ai propri clienti che la fatturazione delle offerte e dei servizi sarebbe stata effettuata su base mensile anziché su quattro settimane, prevedendo, al contempo, un aumento del canone mensile per distribuire la spesa annuale complessiva su 12 mesi, invece che su 13“. In base al provvedimento dell’Antitrust, gli operatori “devono sospendere l’attuazione del repricing e definire la propria offerta di servizi in modo autonomo rispetto ai propri concorrenti”.