Cocco: pregi e difetti dello spezza fame da spiaggia..

È bello, ma è anche sano? Il cocco, lo spezza fame più famoso della spiaggia ci svela tutti i suoi segreti, vizi e virtù. «Il cocco fresco contiene un buon quantitativo di acqua, intorno al 50 per cento, ma quello che lo caratterizza è che a fronte di una discreta percentuale di zuccheri, intorno al 9 per cento, ha un apporto di grassi, pur essendo un frutto, molto elevato: 35 per cento quasi del tutto saturi. Di conseguenza contiene anche molte calorie: 360 per etto. È uno dei frutti freschi più energetici. Ha un buon quantitativo di potassio e magnesio e questo è sicuramente il suo pregio più grande. Per questa ragione è molto utile quando c’è un calo delle performance o si avverte stanchezza, perché dispensa questi preziosi minerali in modo naturale».

Quali differenze rispetto al prodotto fresco? «Nel cocco disidratato l’acqua è presente soltanto in tracce, circa il 2 per cento, ma aumenta nettamente il quantitativo di grassi che va oltre il 65 per cento. Ecco perché anche le calorie salgono arrivando a 600 per etto. Il cocco disidratato è un po’ come la frutta secca dal punto di vista nutrizionale. I vantaggi sono che contiene più potassio e magnesio rispetto al prodotto fresco ed è interessante la quota del ferro che passa dai 2 milligrammi a quasi 4 milligrammi per etto. È ottimo per chi pratica attività sportiva, ma non per chi ha problemi di sovrappeso».

Latte di cocco

Il latte di cocco è una valida alternativa al latte vaccino? «Il latte di cocco si ricava dalla polpa, che viene frullata per trasformarla in una forma liquida. La percentuale di grassi è molto alta, intorno al 35 per cento, e un bicchiere di latte di cocco dispensa circa 250 calorie. Quindi, comparato col latte vaccino (un bicchiere fornisce 50 calorie se il latte di mucca è parzialmente scremato e 90 se è intero) è molto più energetico. Certo è un’alternativa nel caso si soffra di intolleranza al lattosio, ma va consumato con parsimonia e attenzione se si hanno problemi di sovrappeso».

Acqua di cocco

Olio e acqua di cocco: qual è la differenza a livello nutrizionale? «L’acqua di cocco è molto buona, rifrescante, tonificante e contiene poche calorie. In Italia non è molto consumata, perché il frutto si trova già affettato, invece ha grandi vantaggi: pochi grassi, ma ottime quantità di potassio e magnesio. Al contrario bisogna fare attenzione all’olio di cocco, che ha un quantitativo di grassi saturi intorno all’87 per cento. Quello di palma ne contiene il 47 per cento, il burro il 49 per cento. L’olio di cocco è spesso contenuto nei gelati confezionati, e in altri prodotti dolciari, che vanno pertanto consumati una volta ogni tanto e comunque è sempre meglio preferire i prodotti freschi o artigianali».

Conservazione

Come accorgersi se il prodotto non è stato conservato adeguatamente? «Essendo ricco in grassi, con le temperature alte è più soggetto a irrancidimento, quindi occorre prestare attenzione al momento in cui si consuma. È maleodorante e può avere un sapore diverso rispetto a quello ben conservato. Inoltre, se la buccia del cocco non è integra e presenta micro-fratture, vi è il pericolo della contaminazione da parassiti».