Giada ha detto addio al fidanzato prima di lanciarsi dal tetto dell’Università. Non era in regola con gli esami

Giada si è lasciata andare nel vuoto, dall’ultimo piano dello stabile universitario di Monte Sant’Angelo, a Napoli, mentre i genitori e il fratello, arrivati in facoltà, erano in attesa che arrivasse il suo turno per la discussione della tesi. Era iscritta a Scienze Naturali alla Federico II, ma, a dispetto di quanto raccontato ai parenti, non aveva completato gli esami. Il castello di bugie è crollato e Giada ha deciso di togliersi la vita.

Il ragazzo di Giada, che come altri imbracciava mazzi di fiori e regali, le aveva telefonato per capire in quale aula dirigersi per assistere alla seduta di laurea. Ma la voce di Giada e le sue parole preannunciavano quello che sarebbe accaduto di lì a poco. La 25enne, a un certo punto, invece di dare indicazioni sull’aula, ha cominciato a cambiare tono e ringraziare il fidanzato. Il suo discorso è diventato una specie di saluto durante il quale la giovane ha chiesto al ragazzo se riusciva a vederla. Giada in quel momento, era sul tetto.

Tutto sarebbe accaduto intorno all’ora di pranzo. Giada lascia quel corridoio affollato da laureandi, si allontana e va incontro al suo destino. Qualcuno la vede esanime in strada, chiama il 118 ma non c’è nulla fare. All’ora di pranzo scende il silenzio nella sede universitaria. La notizia del suicidio di mette fine anche alla seduta di laurea, immediatamente sospesa per tutti. Sul posto arriva il Rettore Gaetano Manfredi, il sostituto procuratore della Repubblica di Napoli, il pm Roberta Simeone e la polizia.

Il corpo di Giada dopo qualche ora viene trasferito all’Istituto di Medicina Legale di Napoli per l’autopsia. L’esame potrebbe dire qualcosa di più sui motivi che hanno portato la 26enne al gesto estremo. Due le indiscrezioni che circolano nell’ambiente universitario e sulle quali si sono puntate le indagini: Giada non aveva completato gli esami e quindi non si sarebbe potuta laureare.

Viveva un periodo difficile forse dovuto alla depressione. Ipotesi che stridono con quanto dichiara il sindaco di Sesto Campano, Luigi Paolone, amico della famiglia della ragazza. “Era una ragazza solare – ha dichiarato Paolone – sempre sorridente, dolce e bellissima. Speciale anche la sua famiglia, il padre, la madre e il fratello. La notizia ha sconvolto tutti poiché un gesto del genere da lei, proprio per il suo carattere, nessuno lo avrebbe mai immaginato”. E poi aggiunge: “Anch’io ho appreso questa notizia (degli esami non sostenuti ndr) – ha commentato il Paolone – da fonti non ufficiali. Circola sui giornali, circola in paese. Ma non posso dire che sia vero. Al momento nessuno sa cosa abbia spinto la ragazza a fare quello che ha fatto”.