Gli aguzzini del prof fingono di pentirsi: “Un errore umiliarlo”

Il capo dei bulli (quello con la felpa che dice al prof di “inginocchiarsi” e lo offende gravemente con frasi che vogliamo ripetere) sarà probabilmente bocciato; idem per i suoi quattro degni compari che lo hanno spalleggiato (compreso quello che ha girato e messo in rete il video della vergogna). Il sesto del gruppo sarà invece punito con una sospensione di quindici giorni.

Sono queste le sanzioni disciplinari di cui ieri pomeriggio ha discusso il consiglio di istituto della classe dell'”Itc Carrara” di Lucca, teatro dell’ignobile aggressione morale ai danni di un insegnate. I provvedimenti non sono ancora ufficiali, ma tutto lascia prevedere che si vada verso questa direzione. Soprattutto dopo che, all’indomani dello scandalo, la stessa ministra della Pubblica istruzione, Valeria Fedeli, ha auspicato “provvedimenti severi”.

Intanto ieri la classe dei vigliacchi che si è resa protagonista dello stalking contro il docente che, tra l’altro, era rientrato da poco in servizio dopo un lungo periodo di malattia, ha ipocritamente, e senza neppure troppa convinzione, recitato un mea culpa di facciata: “Forse abbiamo esagerato”, “Non ci siamo resi conto della gravità della cosa”, “Pubblicare il video è stato un errore”, “Sbagliato umiliare un prof”, “Chiediamo scusa, ma ormai è fatta…”. Parole dette sempre col un sorrisetto ebete sulle labbra. Nessuno di loro ha riferito di essere stato sgridato a casa dai genitori. E questo è almeno inquietante quanto ciò che il docente ha dovuto patire a scuola (e – pare – non in una sola circostanza) senza che nessuno lo difendesse dal branco. I responsabili più diretti delle angherie è da giorni che si tengono lontani dalla scuola; idem per l’insegnante vittima degli insulti, il quale speriamo non ritiri la denuncia contro gli studenti colpevoli, ora indagati dalla Procura presso il Tribunale dei minori per minacce, ingiurie e oltraggio a pubblico ufficiale.

Al caso degli studenti di Lucca, si è aggiunto ieri quello dell’Itc di Velletri, avvenuto un anno fa ma il cui video è diventato virale nelle ultime ore. Uno studente urla al docente: “Prof, ti sciolgo nell’acido”. Anche per questa storia indaga il giudice minorile. Il ministro Fedeli è stata chiara: “I ragazzi vanno sospesi, il consiglio d’istituto deve valutare la gravità dei fatti, e gli studenti devono essere sanzionati fino a non essere ammessi agli scrutini finali. Vanno sospesi anche i ragazzi che hanno girato il video e che hanno guardato passivamente quanto avveniva in classe”. Intanto preside dell'”Itc Carrara”, Cesare Lazzari, intervistato dal quotidiano Il Tirreno, non getta la spugna: “Sono ragazzi privi del senso della realtà, ragazzi da recuperare senza dare loro inutili penalizzazioni. Da punire, certo, ma dobbiamo andare oltre. Sono ragazzi che non comprendono il valore dello studio e allora dobbiamo cercare in quale tipo di lavoro coinvolgerli, con la collaborazione delle famiglie. Non sono dei delinquenti”. Anche se si comportano come tali?