Milano, deraglia il treno da Cremona: tre morti e oltre 100 feriti. “Forse cedimento tra i vagoni”

Almeno due morti e un centinaio di feriti, una decina dei quali gravi: è il primo bilancio del deragliamento di un treno nord alle porte di Milano, tra Segrate e Pioltello. L’incidente è avvenuto lungo poco prima delle 7 del mattino lungo la direttrice Milano-Venezia: il treno con sei vagoni era partito da Cremona alle 5 e 32 ed era diretto alla stazione di Milano Porta Garibaldi, con centinaia di pendolari a bordo.

Il questore: “Cedimento tra i vagoni”

“Abbiamo individuato un cedimento tra vagoni ma sono ancora in corso tutti gli accertamenti per chiarire il quadro”: a parlare  il questore di Milano Marcello Cardona, arrivato sul luogo del deragliamento del treno avvenuto questa mattina all’altezza di Seggiano di Pioltello (Milano). L’ipotesi che si sta facendo largo  che si sia trattato di un problema allo scambio.

I soccorsi e il traffico bloccato

Tra Milano e Brescia il traffico ferroviario è stato interrotto sia sulla linea direttissima che su quella alternativa, fermi anche i treni di Trenitalia.     Per cause ancora da accertare, il convoglio è deragliato e le due carrozze centrali si sono “intraversate”, finendo a un angolo di 90 gradi l’una dall’altra. I Vigili del fuoco hanno lavorato a lungo per tagliare le lamiere ed estrarre gli ultimi passeggeri incastrati.

I soccorsi dopo mezz’ora

“Ci sembrava che ci fossero dei sassi sotto il treno e poi il convoglio si è fermato. Ci hanno fatto scendere e i soccorsi sono arrivati mezz’ora dopo”. E’ il racconto di un testimone oculare del deragliamento del treno avvenuto questa mattina alle porte di Milano. Maurizio Lanzani, collaboratore di RTL 102.5, viaggiava da Cremona verso Lambrate sul convoglio deragliato nei pressi di Pioltello.

“Due carrozze si sono semisquarciate. Una scena agghiacciante – racconta – e ho avuto fortuna a prendere un altro vagone che non è deragliato. I soccorsi sono arrivati un po’ in ritardo, anche perché il treno si è fermato sulla linea ferrata fuori stazione e il luogo è difficilmente raggiungibile”.

A complicare il lavoro dei soccorritori è il fatto che il convoglio è finito vicino a una massicciata ferroviaria, da cui sono state asportate le ringhiere di cemento per facilitare i soccorsi. Diversi elicotteri, tra cui un’eliambulanza giunta dall’Emilia-Romagna, hanno fatto la spola con gli ospedali per trasferire i feriti più gravi.

La rabbia dei pendolari

Rabbia tra i pendolari per il tweet con cui poco dopo le 8 Trenord ha dato notizia dell’interruzione dei collegamenti ferroviari fra le stazioni di Treviglio e Milano in cui si parla di “un inconveniente tecnico a un treno”.

La solidarietà di politici e istituzioni

“Solidarieta’ alle vittime” e’ stata espressa dal presidente del Senato, Pietro Grasso, che ha sottolineato che “la tutela del lavoro passa anche dal pendolarismo”. “Ogni volta che si parla di interventi economici a Roma, c’è una riga sui tagli al trasporto pubblico locale”, ha lamentato il leader della Lega, Matteo Salvini parlando a Mattino cinque, “magari questo evento è fortuito ma forse prima di tagliare sulla sicurezza e sulla manutenzione bisognerebbe valutare dove tagliare: in Italia gli sprechi da tagliare sono tanti”. Il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, ha sottolineato che “sulla parte ferroviaria l’Italia ha investito moltissimo”. “Non so cosa ha determinato questo incidente e sono prudente nel fare commenti”, ha dichiarato ospite di Circo Massimo su Radio Capital.