«Overdose di Fentanyl»: l’ipotesi sulla morte di Dolores O’Riordan

A dodici giorni dalla morte di Dolores O’Riordan non sono ancora stati resi noti i risultati degli esami tossicologici condotti sul corpo della cantante irlandese. Tuttavia, secondo indiscrezioni apparse sul Santa Monica Observer, l’ipotesi più probabile è che la leader dei Cranberries sia morta per avvelenamento da Fentanyl. Le autorità avrebbero trovato questa sostanza nella camera dell’albergo a Londra dove il corpo senza vita dell’artista è stato trovato lo scorso 15 gennaio.

Morta Dolores O’Riordan, la voce dei Cranberries

Il farmaco

A rivelare la presenza della sostanza al quotidiano americano sarebbe stato un poliziotto di Scotland Yard. Il farmaco, potente analgesico oppiaceo il cui potenziale supera di 100 volte quello della morfina, avrebbe causato la morte sia di Prince lo scorso aprile sia di Michael Jackson nel 2009. L’antidolorifico, usato come droga, è molto diffuso negli Stati Uniti: come riporta il  New York Times, solo nel 2016 ha ucciso oltre 60 mila persone. Dal 2013 le morti da Fentanyl sono aumentate del 540%.

Overdose

I funerali di Dolores sono stati celebrati lo scorso 23 gennaio. La polizia ha dichiarato che la morte di Dolores “non è sospetta”, ma resta il dubbio se l’overdose sia stata volontaria o meno. Già nel 2013 la cantante che soffriva di una forte depressione aveva tentato il suicidio per overdose. Due anni dopo le le era stato diagnosticato un disturbo bipolare, del quale Dolores aveva parlato pubblicamente solo nel maggio 2017. Poche ore prima della morte, la star 46enne aveva anche lasciato un messaggio “pieno di vita” al suo manager e amico di lunga data, Dan Waite: “Era contenta, scherzava e sembrava entusiasta di poter vedere me e mia moglie questa settimana”, ha detto Dan alla rivista americana People.