Sony Xperia XZ Premium, esperienza al top ma al giusto prezzo

E’ davvero molto convincente la “prova di forza” di Sony con il suo smartphone top di gamma. Fuori dalle classifiche dei top vendor, quando si parla di smartphone, Sony con il suo Xperia XZ Premium ci ha portato a riflettere sulla possibilità di una scelta “fuori dal coro” e sui relativi vantaggi.

Sony Xperia XZ Premium, la descrizione

Xperia XZ Premium si fa notare subito per la sua importante presenza, è ancora possibile realizzare uno smartphone originale. La generosità delle dimensioni è stata un poco esagerata sul Web, perchè alla fine esse non sono superiori a quelle di iPhone 7 Plus. Sta di fatto che ci troviamo di fronte a uno smartphone importante nel peso (191 grammi), e che misura 15,6 cm di altezza, 7,7 cm di larghezza e 0,79cm di profondità.

Noi lo proviamo nella livrea Deepsea Black, molto elegante. I bordi dello chassis sono in alluminio. Dorso e display sono in vetro, Corning Gorilla Glass 5, la versione più recente, le finiture laterali sono lucidate, mentre i bordi superiori e inferiori satinati e tagliati al diamante.

Ne percorriamo i profili e individuiamo su quello destro il tasto di controllo volume, abbastanza breve, e nella migliore posizione possibile quello di accensione che incorpora il sensore delle impronte digitali. Ci teniamo a sottolinearlo: il migliore sensore da noi mai provato, nella posizione migliore mai esperita. Il sensore è velocissimo nell’addestramento, sensibile, reattivo. Davvero avviare lo smartphone e autenticarsi è ora un unico gesto.

Sul profilo inferiore troviamo l’interfaccia USB-C (3.1) e il microfono principale. Nella confezione si trova il caricatore rapido Quick Charger, che permette di ricaricare lo smartphone per il funzionamento di qualche ora anche solo con 10/15 minuti di collegamento alla rete. Sul profilo sinistro si trova il doppio cassetto. La scheda microSD si posiziona alla sua estrazione, invece per la nanoSIM bisogna agire con un’unghia per estrarre il cassettino dedicato.

Una buona soluzione: richiede un minimo di sacrificio iniziale in più, ma consentirà poi di accedere alla scheda di memoria senza timori di far cadere la Sim. Non solo: lo smartphone è certificato IP68, un livello di protezione superiore anche rispetto ai nuovi iPhone appena annunciati. Sul profilo superiore si trova la presa minijack, e un microfono.

Sopra e sotto il display vi sono gli speaker, a fessura di oltre un cm, per un design nel complesso superlativo. A fianco dello speaker superiore sono visibili i vari sensori e la fotocamera. La fotocamera posteriore è definita da un anellino in acciaio.

Arriviamo al display, vero punto di forza della proposta. Sony presenta quello disponibile su XZ Premium come uno schermo 4K HDR. La risoluzione per questo pannello LCD IPS, con diagonale da 5,5 pollici è superlativa. Parliamo di 3840×2160 pixel, la risoluzione in rapporto con la diagonale è chiaro come faccia balzare la densità di pixel al top delle proposte in circolazione.

La tecnologia Triluminos (per visualizzare il 138 percento dello spettro colore RGB) proposta da Sony per i dispositivi mobile offre un’esperienza contrasto elevatissima, con un’offerta di dettagli anche nel normale utilizzo di grande soddisfazione. Verrebbe quasi da pensare che si può fare a meno di un Oled.

Xperia XZ Premium, anche l’hardware è al top. Il nostro giudizio

Se il guscio è molto elegante, curato e robusto, anche il comparto hardware è stato molto ben nutrito da Sony. Prima di tutto su questo modello è approdata la cpu top di gamma di Qualcomm, lo Snapdragon 835 con GPU Adreno 450. Significa avere tutte le carte in regola per qualsiasi applicazione e soprattutto per giocare, senza preoccuparsi dei sovraccarichi 4K, perché al momento in ambito mobile quante sono le applicazioni che la sfruttano?

Insieme Xperia XZ Premium può sfruttare 4 Gbyte di RAM e ha la disponibilità di 64 Gbyte di memoria, in parte utilizzati da Android Nougat 7.1.1 e relative app. La schedina di memoria supplementare supporta fino a 256 Gbyte microSDXC. Sony ha già dichiarato che presto è in arrivo per questo modello la versione Oreo di Android, anche considerate le personalizzazioni software del tutto sobrie e contenute.

La batteria in dotazione ha la capacità di 3230 mAh. Non sono tantissimi, l’autonomia di suo non sarebbe da record, per un utilizzo disinvolto fino a fine giornata. Tuttavia anche in questo comparto Sony Xperia XZ Premium non delude affatto per una serie di motivi: supporta Qualcomm Quick Charge 3.0 per una ricarica davvero veloce (basta metterlo alla prova, per comprendere come è possibile levarsi dai guai anche solo in 15/20 min), ma soprattutto pensiamo che Stamina sia ancora oggi il sistema di prolungamento della carica della batteria più convincente.

Arriviamo al comparto fotografico, tra i comparti più decantati eppure con qualche pecca. la fotocamera principale lavora sfruttando il sensore Exmor da 19 MP Motion Eye da 1/2,3″, la messa a fuoco automatica ibrida predittiva, e lenti per una focale da 25mm in apertura f2.0, con lo zoom digitale 8X.

Manca lo stabilizzatore ottico però, quasi incredibile a questo livello della proposta. Compensa in parte la lacuna un processore di immagine top e la buona stabilizzazione a 5 assi SteadyShot. la fotocamera posteriore può riprendere video in 4K. Oltre a questi dati di targa Sony esalta la la modalità Super Slow Motion, per catturare fino a 960 fotogrammi al secondo e riprodurre quindi filmati in questa modalità.

Nella nostra esperienza siamo rimasti invece insoddisfatti dagli scatti in condizioni di scarsa disponibilità di luce, nemmeno in nottruna, in cui anche a un normale ingrandimento è possibile individuare una grana nel complesso non del tutto gradevole, e siamo rimasti decisamente stupiti anche considerato il valore ISO 12800.

Forse l’indirizzo delle tecnologie Sony a volere dare luminosità anche in quelle condizioni di luce (attraverso i pixel più grandi) ha determinato questo contro effetto non del tutto positivo. Piena soddisfazione per gli scatti all’aperto, che vengono esaltati moltissimo proprio dal display. Il software in dotazione è all’altezza e permette possibilità di controllo professionali. E’ un punto di forza, anzi, in taluni casi sarà la modalità da preferire per ottenere il massimo.

Ecco, potenzialmente nel comparto fotografico è offerto davvero tanto, ma non ci sentiamo di dare il massimo dei voti, che forse avrebbero richiesto un doppio obiettivo. La fotocamera anteriore sfrutta un sensore da 13 MP, con focale F2.0 e apertura da 22 mm.

Decisamente meno ampia l’estensione ISO (fino a 6400 per le foto e 1600 per i video), quindi con un risultato finale visibilmente ridimensionato, anche in questo caso però è disponibile il sistema di “stabilizzazione” Steady Shot.

La reattività e l’assoluta velocità di avvio nell’apertura delle applicazioni sono punti di forza indiscussi, che ci hanno fatto piacere moltissimo la proposta. Nei giochi la fluidità è evidente, così come anche i Benchmark hanno evidenziato. XZ Premium ha meritato il punteggio top di 169043 con gli Antutu 64bit.

Evidente come Snapdragon 835 abbia apportato plus prestazionali non indifferenti, anche rispetto alle novità più importanti diMWC 2017.  Lo smartphone, anche sotto stress, scalda relativamente poco. Per quanto riguarda infine il comparto audio ci sentiamo di evidenziarne la qualità, ma non la potenza. Convincente la presenza nei limiti del possibile dei bassi, ma il volume massimo invece vi porterà a preferire l’ascolto con un sistema di diffusori ad hoc oppure le cuffie.

Pensiamo quindi in sequenza ai punti di forza: display e design, ergonomia complessiva, riconoscimento biometrico al fulmicotone, configurazione hardware (con Snapdragon835), certificazione IP68, comparto fotografico, autonomia con Stamina. Sono davvero molti, a fronte di un prezzo attualmente già assestato intorno ai 600 euro (quello di listino è di 769 euro), quindi in un rapporto con la qualità davvero vantaggioso, se pensiamo ad altri top di gamma che costano ancora circa 200/300 euro in più.