“Purtroppo – aggiunge il sindacalista – a distanza di qualche mese quei lavoratori hanno dovuto ricevere sul loro telefonino hanno ricevuto un sms che annunciava che non avrebbero ricevuto le spettanze previste per questo mese a causa di mancanza di liquidità. Davvero sono queste le aziende a cui colossi affidano il proprio nome per il telemarketing? Com’è possibile che queste aziende possano associarsi a questi luoghi che diventano sempre più emblema di sfruttamento e inaffidabilità?”.
La Slc Cgil Taranto, inoltre, annuncia nuove azioni per in all center: “Stiamo inviando all’Ispettorato di Taranto e Brindisi una richiesta per accertare – annuncia Lumino – la presenza di altri call center, su base regionale, riconducibili direttamente o indirettamente a questa proprietà, che continuano a sfruttare. Per questa e per tutte le altre battaglie che stiamo portando avanti – conclude Lumino – riteniamo fondamentale coinvolgere da subito i committenti, ma anche le istituzioni locali come il Comune di Lizzano: chiediamo a tutti di incontrarci per poter fare quadrato intorno a questi lavoratori e rilanciare all’azienda inadempiente la richiesta di mantenere fede agli impegni”.