In una chiesa madre stracolma di gente, è stato l’arcivescovo di Siracusa Salvatore Pappalardo a celebrare i funerali, seguiti anche dall’esterno: «Ci siamo chiesti il perché di tanta violenza e il perché di tanta sofferenza – ha detto il vescovo nell’omelia -. E voi tutti avete vissuto con particolare partecipazione emotiva questi eventi tragici. Bisogna dire no alla violenza». L’arcivescovo ha poi parlato anche dell’assassino: «Celebrando le esequie di questa nostra sorella, chiediamo al Signore che dia a lei la vita eterna e susciti nell’animo di colui che è stata la causa di questa morte vero pentimento». In chiesa c’erano molti familiari di Laura, compreso il padre che, ancora sotto choc, ha seguito il funerale accanto alla bara, seduto su una panca. Poi, all’uscita sul sagrato, la bara è stata salutata con un lungo applauso e con il lancio di palloncini bianchi.
In contrada Tradituso, fuori dal paese, nel terreno dove c’è il pozzo dentro cui il ventisettenne Paolo Cugno ha gettato il cadavere di Laura Petrolito, che era madre di due bambini di 3 anni e di 8 mesi, stamattina sono arrivati i carabinieri del Ris di Messina. Sono alla ricerca di indizi e di elementi per fornire agli inquirenti una ricostruzione quanto più precisa della dinamica del delitto.