Voto all’estero, lo spoglio irregolare dei seggi incaricati

Continua a battere banco l’inchiesta de Le Iene sui presunti brogli elettorali riguardanti i voti degli italiani residenti all’estero. Dopo il servizio di domenica scorsa che ha messo in luce la compravendita dei voti in Germania e raccontato il lavoro dei cosiddetti “cacciatori di plichi” che lavorano per conto di alcuni politici, Filippo Roma è tornato a occuparsi della vicenda evidenziando nuove irregolarità. Dopo essere stato interpellato dal vice questore della Digos di Roma che ha aperto un’indagine, l’inviato della trasmissione di Italia Uno ha scoperto altre anomalie che riguardano il voto all’estero.

Una volta arrivate in Italia, le schede vengono fatte confluire verso la sede della Protezione Civile di Castel Nuovo di Porto, a pochi chilometri da Roma, dove avviene poi lo spoglio. Le Iene hanno però documentato una serie di gravi irregolarità nella procedura riguardante il controllo del famoso tagliandino, che non seguono le indicazioni imposte dal Ministero dell’Interno finendo così per invalidare centinaia e centinaia di voti.