Amazon e il caso dei soldi ai dipendenti per cancellare i commenti negativi

Quando sei su Amazon e milioni di persone guardano il tuo annuncio, la differenza tra un successo e un flop può dipendere da un paio di commento. E così ci sono rivenditori che avrebbero pensato bene di pagare pur di cancellarli. Bustarelle. Lo afferma il Wall Street Journal. Una conferma, non ancora definitiva, arriva dalla stessa piattaforma di e-commerce, che ha avviato “una rigida indagine interna”.

Quanto costa un annuncio

Pagare per cancellare un annuncio sgradito sarebbe una pratica diffusa soprattutto in Cina, dove alcuni piccoli rivenditori (i più esposti al responso degli utenti) avrebbero pagato pagato anche 300 dollari per ogni commento negativo cancellato. Il più delle volte, per evitare contatti diretti e facilmente individuabili, tra commerciante e dipendente di Amazon ci sarebbe stato un intermediario. I favori chiesti ai dipendenti della società non si sarebbero fermati ai commenti cancellati. Gli addetti corrotti giravano dati e indirizzi mail degli utenti meno soddisfatti.

La risposta di Amazon

Cancellare commenti solo perché negativi e consegnare informazioni riservate in cambio di soldi sono condotte vietate da Amazon. Che a The Verge ha spiegato come “ogni dipendente abbia un codice etico da rispettare”. “Chiunque contravvenga alle nostre regole – scrive un portavoce della società con base a Seattle – va incontro a punizioni, tra le quali il licenziamento e potenziali sanzioni legali e penali”.

Ci sarebbero conseguenze non solo per i corrotti ma anche per i corruttori. La società ha assicurato che, se dovesse individuare i colpevoli, avrà “tolleranza zero” e “intraprenderà azioni tempestive”. Tra le quali la chiusura delle vendite su Amazon, la cancellazione di tutte le recensioni e l’adozione di azioni legali.