Bardonecchia: «Polizia francese armata in territorio italiano a caccia di migranti»

Quattro gendarmi francesi che fanno irruzione in un locale in territorio italiano, adibito all’assistenza ai migranti. È quanto ha denunciato la Ong Rainbow4Africa, associazione di volontari che da tempo soccorrono i migranti che si avventurano sulla nuova rotta verso la Francia, quella che risale la Val di Susa e passa in Francia attraverso il Monginevro e le zone circostanti. Secondo quanto riferisce la Ong, la pattuglia della polizia francese ha «invaso» il territorio italiano per cercare di raggiungere un migrante appena respinto alla frontiera ferroviaria di Bardonecchia e che volevano a tutti i costi sottoporre a un esame delle urine, ritenendolo un «corriere» della droga.

«Un chilometro dentro l’Italia»

«L’episodio è avvenuto attorno alle 21 – racconta Eloisa Franchi, portavoce di Rainbow4Africa – quando i quattro gendarmi sono entrati armi in pugno nei locali dell’ambulatorio di Bardonecchia dove è allestito l’ambulatorio che assiste i migranti. Sono spazi messi a disposizione dal Comune di Bardonecchia e dove l’accesso è consentito solo ai volontari, ai medici e ai mediatori. Che erano appunto presenti al momento dell’irruzione». L’ambulatorio dista un chilometro scarso dal confine fisico tra Italia e Francia, ed è già dentro l’abitato di Bardonecchia; nessun poliziotto italiano sarebbe stato presente al momento del fatto». Sempre secondo quanto riferiscono i rappresentanti della Ong, obiettivo della polizia francese era raggiungere un migrante respinto poco prima alla frontiera. «Lo straniero aveva un biglietto da Napoli a Parigi – ecco ancora la testimonianza di Eloisa Franchi – un tragitto che secondo i francesi corrisponde a quello del traffico di stupefacenti».

La linea dura dei francesi 

L’«invasione» è stata stigmatizzata dal sindaco del comune piemontese di confine ed è la cartina di tornasole delle tensioni crescenti tra Italia e Francia sul tema dell’immigrazione. Le montagne alle spalle della Val di Susa, in questa stagione ricoperte di neve, sono diventate il varco da cui tentato di passare extracomunitari che fino a poco tempo provavano a forzare il confine a Ventimiglia. Ogni giorno vengono intercettati tra le dieci e venti persone , a volte semi assiderate o prive di orientamento. Se sono fortunate incontrano volontari o guide alpine che prestano loro soccorso, altrimenti finiscono nelle maglie sempre più strette della polizia francese che le riporta in Italia. Le autorità francesi hanno adottato infatti una linea molto rigida nei confronti del fenomeno. Pochi giorni fa una donna nigeriana in avanzato stato di gravidanza era stata lasciata priva di assistenza alla stazione di Bardonecchia mentre una guida francese, sorpreso mentre stava portando in ospedale un’altra migrante in preda alle doglie del parto, è stato denunciato e rischia fino a cinque anni di carcere.