Caparezza ha temuto per la sua carriera e anche per la sua sanità mentale, “riuscirò a resistere a questo fischio che mi conduce come in una specie di Guantanámo che mi fa ascoltare sempre la stessa roba?”. Si è sentito come ingabbiato nella prigione dell’ineluttabile, ma ha trovato la forza di reagire raccontando questo sua disagio nel concept album “Prisoner 709” del 2017. Il disco ruota tutto intorno al tema della prigionia, sua e di chiunque altro. Il singolo “Larsen” si riferisce in maniera diretta all’acufene, descrivendolo con queste parole: “fischia l’orecchio infuria l’acufene, nella testa vuvuzela mica l’ukulele, la mia resistenza è quella zulu, cede, se arriva Larsen te lo devi tenere”.
Il cantante pugliese non è l’unico rappresentante della sua categoria a soffrire di questo disturbo, come lui hanno problemi d’udito tra gli altri anche Eric Clapton, will.I.am e Chris Martin dei Coldplay.
Una storia negativa che ha cambiato la vita di Caparezza, ma dalla quale è riuscito a tirar fuori una delle sue produzioni più intime e personali. Tanti auguri Caparezza.