A mettere in allerta gli utenti è la vera agenzia delle Entrate che con un comunicato spiega che «i messaggi di posta elettronica segnalati nascondono un evidente tentativo di entrare in possesso di informazioni riservate». Per evitare danni al proprio pc, l’Agenzia, totalmente estranea all’invio di queste comunicazioni, invita a «non dare seguito al contenuto delle stesse e a cancellare immediatamente le false email».
•per gli importi fino a 999,99 euro, comprensivi di interessi, il contribuente riceve un invito a presentarsi in un qualsiasi ufficio postale presso il quale, esibendo un documento d’identità, può riscuotere il rimborso in contanti;•per gli importi oltre 999,99 e fino a 51.645,69 euro, comprensivi di interessi, al contribuente arriva un invito a comunicare le coordinate del proprio conto corrente, unitamente a un modello da compilare e consegnare, entro il termine indicato, a un ufficio postale. Se il contribuente non consegna il modello e non fornisce le coordinate del proprio conto, il rimborso viene eseguito con l’emissione di un vaglia della Banca d’Italia;•per gli importi superiori a 51.645,69 euro, comprensivi di interessi, e per i rimborsi di soli interessi di qualsiasi importo, la restituzione avviene, per ragioni di sicurezza, esclusivamente tramite accredito su conto corrente bancario o postale.