Alcuni l’hanno definito sessita, altri l’hanno trovato di cattivo gusto. In molti l’hanno etichettato come un’offesa nei confronti delle donne. Ma Dario Leoncini, titolare dell’azienda – una catena di osterie fiorentine che ha aperto altri ristoranti in Italia, da Milano a Cosenza – taglia corto e si difende: “Abbiamo utilizzato questo annuncio per tutti i nostri locali e non ci sono mai stati problemi, né abbiamo ricevuto lamentele”.
Nessuna provovazione, dunque, né alcun intento sessista. “Anzi – spiega Leoncini a La Nazione – sono state proprio le ragazze che collaborano con noi a inventare questo termine, perché il nostro è un ambiente giovane e allegro. È una cosa spiritosa e nessuna di loro si è mai sentita in imbarazzo e, tanto più, offesa”. Tant’é che esiste un “nomignolo” anche per gli uomini: “Prosciuttieri, perché sono moschettieri del prosciutto”.
La “presunta” offesa al gentil sesso, infatti, non avrebbe scoraggiato le aspiranti candidate a inviare il curriculum per il posto di lavoro: “Ne abbiamo ricevuti ben 43 – riferisce Leoncini – e abbiamo già iniziato a fare i colloqui di lavoro”.