“Con Desirée avevo un storia”. Tra le belve pure il fidanzato

Sul caso Desirée adesso emerge un retroscena finora poco noto: tra gli stupratori c’era anche il suo “fidanzato”. È questo il quadro che emerge dagli interrogatori portati avanti in questi giorni dagli inquirenti con i quattro clandestini che facevano parte del branco della morte che ha stordito, stuprato e ucciso Desirée. A quanto pare tra uno degli arrestati, il senegalese Mamadou Gara e la ragazzina ci sarebbe stata una storia. Il clandestino infatti, come riporta ilMessaggero, avrebbe detto agli inquirenti di conoscere bene Desy e di aver avuto un rapporto sessuale con lei: “Sì abbiamo fatto sesso, ma non l’ho stuprata. Era viva quando sono andato via. Conoscevo Desirée , avevamo una storia, mi aveva detto di essere più grande, di avere 22 anni”.

Parole queste che di fatto lasciano perplessi gli inquirenti. Gara prova ad alleggerire la sua posizione, ma le testimonianze di fatto inchiodano anche il senegalese. Poi c’è anche chi ha raccontato di aver visto il corpo di Desy in quel capannone. I vestiti strappati e priva di sensi dopo le violenze. Poi ad inguaiare i fermati ci sono anche le urla di una ragazza: “Voi l’avete uccisa, voi l’avete violentata”. Parole rivolte a Pako, Sisko e Ibrahim, i primi tre fermati per l’omicidio. Un altro testimone invece avrebbe parlato di un rapporto intimo tra la stessa Desirée e Bian Minteh: “Si prostituiva per avere qualche dose”. Infine in questa storia che è un vero e proprio racconto dell’orrore emrgono anche alcuni dettagli sul calvario affrontato dall 16enne. I medici legali avrebbero trovato sul suo copro segni di bruciature di sigarette. Inoltre gli aguzzini le avrebbero immobilizzato le gambe mentre la stupravano. Uno scempio durato ore. Poi la morte è arrivata su quel corpo stremato e privo di sensi.