Una volta saltata in aria la e-cig difettosa, si è innescato un incendio che ha divorato l’addome, la schiena, la spalla, un braccio e una mano dell’uomo. Le forze dell’ordine sono state inviate sul posto in seguito all’eco dell’allarme antincendio dell’appartamento. Entrate in casa, hanno trovato D’Elia senza vita. L’emittente locale statunitense WTSP tv ha raccontato che l’uomo ha dedicato la maggior parte della sua carriera al lavoro di produttore televisivo prima di trasferirsi a St. Petersburg e intraprendere l’attività di freelance.
La sigaretta elettronica difettosa è stata prodotta dalla Smok-E Mountain che agli organi di stampa statunitensi ha precisato come fino ad oggi non si fossero verificati incidenti dovuti all’utilizzo dei suoi prodotti. Resta ancora da capire se l’uomo abbia usato pezzi di ricambio originali. A riguardo la Smok-E Mountain ha ammesso che in circolazione vi sono ricambi di batterie clonati, per questo meno sicuri degli originali. L’US Fire Administration ha fatto sapere che, tra il 2009 e il 2013, si sono verificate 195 esplosioni/incendi di e-cig, per un bilancio di centotrentatré lesioni acute, delle quali 38 gravi. Tre anni fa, in Colorado, a un 29enne l’esplosione di una sigaretta elettronica ha provocato la rottura dei denti. La Food and Drug Administration ha comunicato che allo stato attuale non si che cosa determini l’esplosione delle e-cig. Le batterie restano le prime indiziate.