Figlio malato di leucemia, i colleghi: “Gli regaliamo le ferie”

I vermi nel sangue

Renzo Canadese ha 36 anni e lavora da 17 anni alla “Tessitura Monti”, a Treviso. Nella sua vita c’è un’unica preoccupazione: stare accanto a suo figlio. Il piccolo ha soli 6 anni, ma già nel 2013 gli fu diagnosticata la leucemia. Dopo due anni di cure “i vermi nel sangue” – così chiamano la leucemia Renzo e il figlio, per sdrammatizzare – sembravano aver fatto le valigie e avessero lasciato in pace il bambino. Ma ora, nel 2017, la leucemia è tornata a farsi sentire, purtroppo. Il bambino, che sembrava potesse tornare a una vita normale, dovrà ricominciare la sua lotta contro i vermi del sangue e perciò dovrà trascorrere molto tempo in ospedale. Tutto quello che vuole Renzo è poter trascorrere questo tempo insieme a lui.

Le ferie

Quando nel 2013 fu diagnosticata per la prima volta la leucemia al figlio di Renzo lui decise di dedicarsi totalmente al bambino. Usando i congedi parentali e anticipando le ferie si prese il tempo libero che gli necessitava per poter seguire da vicino il faticoso iter di cure che suo figlio doveva affrontare. Per questo ritorno della malattia, però, Renzo non sembrava preparato e, addirittura, il suo destino era di non potersi allontanare dal lavoro: aveva consumato tutte le ferie possibili. Ma il sindacato ha pensato di muoversi per correre in aiuto di Renzo e del suo bambino: ha convocato tutti i 300 dipendenti dell’azienda e ha chiesto loro di donare – spontaneamente e se lo volevano – parte delle loro ferie. Secondo il Jobs Act, infatti, esistono le “ferie solidali“: sarebbe la possibilità per un dipendente della stessa azienda di donare qualche giorno delle sue ferie a un collega. Il risultato è stato straordinario: la maggior parte dei dipendenti ha donato giorni e giorni delle proprie ferie – alcuni anche intere settimane.

Una piccola vittoria

Grazie alla generosità dei suoi colleghi, Renzo ora può stare accanto a suo figlio e combattere insieme a lui i cattivi vermi nel sangue. Sarà di sicuro un lungo e duro percorso, perché la leucemia non è una malattia facile da sconfiggere, ma ora che Renzo ha l’appoggio dei suoi colleghi si sente più forte. La storia di Renzo e di suo figlio è stata raccontata principalmente dalla giornalista Silvia Madiotto per il Gazzettino. Per questo motivo Renzo Canadese scrive sul suo profilo Facebook: “Grazie a tutti i miei colleghi, alla Direzione e ai sindacati ….. Silvia Madiotto un ringraziamento speciale per aver riportato la storia della mia famiglia e della nostra lotta contro i vermi FANCULO AI VERMI” E’ solo l’inizio della salita, ma una spinta fa sempre comodo. L’entusiasmo di papà Renzo aiuterà certamente il piccolo a soffrire meno, a pensare alla malattia come un grande gioco da fare insieme al suo papà. E il messaggio di solidarietà mandato dalla “Tessitura Monti” fa bene a Renzo, come iniezione di fiducia, fa bene al bambino, così saprà che al mondo ci sono tante cose buone e fa bene a noi, che ci sentiamo cittadini di un mondo migliore.

2 Commenti

  1. Auguri…. Ho i brividi non posso leggere queste cose sui bambini mi si spacca lo stomaco povero amore dolce tieni duro…..che Dio sia con te!! E aiuti tuo papà

    • Queste storie devono essere sempre raccontate e trovare la giusta collocazione, anche noi di tuttology siamo vicini a questo padre sperando che il suo calvario possa finire presto.

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