Governo, Cottarelli accetta l’incarico: «Con la fiducia al voto dopo legge di bilancio, senza a fine estate». Borse in rosso, riparte lo spread

L’ex commissario alla Spending review, Carlo Cottarelli, convocato questa mattina sul Colle per un colloquio con Sergio Mattarella, ha ricevuto dal capo dello Stato l’incarico di tentare la formazione di un governo dopo la rinuncia dell’avvocato Giuseppe Conte, che ieri ha fatto tramontare il governo Lega-M5S. Cottarelli, che attualmente dirige l’Osservatorio conti pubblici dell’Università Cattolica, ha accettato l’icarico con riserva. Lasciato il Quirinale, Cottarelli ha raggiunto palazzo Montecitorio per il tradizionale colloquio con il presidente della Camera, Roberto Fico. Nel primo pomeriggio in programma anche un faccia a faccia con la presidente del Senato.

L’impegno a non candidarsi. Lista ministri in tempi stretti«Il presidente mi ha chiesto di presentarmi in Parlamento con un programma che porti il Paese a nuove elezioni», ha spiegato Cottarelli nel suo primo intervento pubblico. Se il suo governo otterrà la fiducia, ha proseguito, presenterà la legge di Bilancio per il 2019: dopodichè il Governo si dimetterà aprendo la strada alle elezioni a inizio 2019. in caso contrario, si occuperà solo dell’ordinaria amministrazione e le elezioni si terranno a breve, «dopo il mese di agosto». Cottarelli ha poi assicurato la «completa neutralità» del governo rispetto al dibattito elettorale e il suo impegno «a non candidarmi», che verrà chiesto anche «a tutti i membri del futuro governo». I tempi per la presentazione della lista dei ministri – che dovrebbero essere pochi – saranno «molto stretti»: forse già domani. Una accelerazione che potrebbe permettere giuramento e richiesta di fiducia alle Camere entro la settimana.

Gestione «prudente» dei conti pubblici, sì alla moneta unica«Negli ultimi giorni sono aumentate le tensioni sui mercati finanziari, lo spread è aumentato, tuttavia l’economia italiana è in crescita e i conti pubblici rimangono sotto controllo», ha aggiunto Cottarelli, e «un governo da me guidato assicurerebbe una gestione prudente dei nostri conti pubblici». Per il presidente incaricato, «Il dialogo con la Ue in difesa dei nostri interessi è essenziale, deve essere un dialogo costruttivo, nel pieno riconoscimento del ruolo essenziale» dell’Italia. Confermata anche la «continua partecipazione all’area dell’euro».

Salvini: no al colpo di coda dei poteri fortiI rapidi sviluppi della crisi istituzionale, con la convocazione lampo di mr. spending review al Quirinale alimentano gli attacchi al Colle del leader della Lega, che risponde alle dichiarazioni ”programmatiche” del premier incaricato parla di un partito «bocciato dagli italiani», il Pd, che tramite Cottarelli « torna al governo grazie a Mattarella». « Questa non è democrazia, questo non è rispetto del voto popolare», si legge in una nota diffusa dal Carroccio, me è «solo il colpo di coda dei poteri forti che vogliono l’Italia schiava, impaurita e precaria. Le prossime elezioni saranno un plebiscito, Popolo e vita vera contro vecchie caste e Signori dello Spread».

Spread in salita, Grillo, mercato parla al posto degli italianiLo scontro politico e istituzionale resta altissimo, mentre la Borsa è in rosso e lo spread è tornato a salire, e il “garante” del M5S, Beppe Grillo accusa il mercato di “parlare” al posto degli italiani. «Questa mattina sono uscito e ho visto questa cosa avvilente, le persone non parlano, guardano nel vuoto, come se fossero state sostituite da un alieno come nei film di fantascienza. Perché la gente non parla? Perché è avvilita la gente? Perché c’è qualcuno che parla al posto di milioni di italiani: il mercato. Il mercato oggi è lo pseudonimo del capitalismo più avvilente e di predazione che abbiamo in Italia», spiega in un video pubblicato su Fb.

Non si ferma intanto il pressing sul capo dello Stato dopo che Luigi Di Maio e anche Giorgia Meloni hanno minacciato la messa in stato di accusa evocando lapiazza. All’attacco di Mattarella anche il leader della Lega, Matteo Salvini, uscito perdente dal braccio di ferro sul nome del ministro dell’Economia, con minacce di «andare a Roma» se il Colle non indicherà entro domani una data per le elezioni. Sotto tiro anche Silvio Berlusconi: «Se vota il governo Cottarelli addio alleanza» ha promesso Salvini in una intervista a Radio Capital.

Martina (Pd): sì del Pd a fiducia per goverbo CottarelliIntanto a sinistra qualcosa si muove: il Pd, rimasto in pratica alla finestra in questi giorni, riunirà domani l’assemblea dei senatori e dei deputati per valutare il quadro politico. Il programma di Governo annunciato dal premier incaricato riceverà comunque l’appoggio del Pd. «Questa è una situazione delicata, ha spiegato il segretario reggente dem, Maurizio intervistato da Radio 1 Rai, ed è difficile immaginare una legislatura che vada avanti». Ora però «bisogna dare una mano al presidente Mattarella», e «noi del Pd dobbiamo essere pronti ad ogni scenario e lavorare uniti ed aperti». Carlo Calenda, ministro uscente dello Sviluppo economico, fa invece sapere via twitter («io candidato? Ci puoi scommettere!») di essere pronto a metterci la faccia e assicura di volersi candidare alle prossime elezioni.

Salvini: Costituzione non impedisce cambio regole UePer Salvini l’economista anti-euro Savona «era il meglio non leghista, non grillino» a disposizione « che ci avrebbe garantito grandi risultati in Europa, nessun altro avrebbe avuto lo stesso successo». Il leghista Giorgetti al Mef, come suggerito dal capo dello Stato «non avrebbe avuto lo stesso peso in Europa, lo sa lui e lo so io». Insomma, Savona «sarebbe stato un perno attorno al quale costruire il governo». Lo sfogo e l’analisi della situazione politica dopo il naufragio imposto dal Colle al progetto di Governo giallo-verde sono proseguiti in diretta Facebook. «Sergio Mattarella ha scelto i mercati e le regole europee alla faccia del voto degli italiani e questo è grave», ha attaccato Salvini, insistendo nel tenere il punto su Savona e sulla modifica dei trattati Ue come previsto dal “contratto di Governo”. «Ho letto e riletto la Costituzione e non c’è nessun articolo che proibisca di cambiare le regole Ue». Torna anche la minaccia di «andare a Roma» se entro domani non verrà indicata dal Colle una data per leelezioni.

Salvini: falso che volessi andare alle urneNel corso dell’intervista radiofonica, il leader della Lega si è anche difeso dall’accusa di aver forzato la mano del Colle presentando il nome di un economista ostile all’Europa propio per far precipitare la situazione e andare alle urne a stretto giro. «Non è vero che volevamo andare alle urne: il trattamento e le calunnie che ho sentito in tv non ha precedenti, ha spiegato. Molta più cautela invece sull’ipotesi di unire la forze di Lega e M5S per presentarsi insieme alle urne: «Vedremo, valuteremo sui progetti. Ma vorrei sapere che fa Berlusconi. Savona? Non uso il suo nome a vanvera ma abbiamo trovato una persona che se volesse potrebbe essere con noi». «Ora si parte dal lavoro che abbiamo fatto assieme», ha concluso.

Salvini: no marcia su Roma, ora legge elettorale con maggioranza M5S-LegaLa prospettiva del voto anticipato – per il quale ieri sera ha chiesto tempi rapidi e certi – non preoccupa il leader della Lega, che si dice sicuro di arrivare «al 70 per cento». «Nessuno pensa alla marcia su Roma. L’unica cosa certa – ha spiegato – è che c’è una maggioranza parlamentare a Camera e Senato che, per quello che mi riguarda, può proporre e approvare leggi. Una maggioranza Lega-M5S c’è e siccome l’Italia è una repubblica parlamentare, sulla carta, vediamo di far partire dal Parlamento una discussione sulla legge elettorale» di modo che «chi ha un voto in più possa governare. Quello che non è stato permesso di fare tramite il Governo proviamo a farlo tramite il Parlamento. Se non siamo un Paese a sovranità limitata, allora diamo le chiavi del Paese a Merkel e Macron».

Franceschini: ora serve un Pd unitoIn casa de, nuovi segnali di mobilitazione dopo le prese di posizione dei giorni scorsi, tutte critiche per l’assedio al Quirinale da parte di Lega e M5S. In attesa dell’assemblea dei senatori dem, convocata per domani, Dario Franceschini lancia oggi su Twitter un appello all’unità del partito: «Adesso serve un Pd unito. Sono in gioco i valori della nostra democrazia e la difesa della Costituzione. Poi verrà il tempo del confronto interno ma ora ogni divisione tra noi sarebbe imperdonabile #Pd unito #iostoconMattarella».

Mattarella ricorda strage Brescia: contro intolleranza fedeltà a democraziaNel crescendo di polemiche e contrapposizioni che da ieri infuoca il clima politico, dal Colle è arrivato oggi un appello a «tenere alta la comune sensibilità democratica e restare fedeli ai principi che ispirano la nostra convivenza» per «sconfiggere chi intende seminare ancora intolleranza e paura». Le parole di Mattarella sono contenute in un messaggio occasione del 44mo anniversario della strage di Piazza della Loggia. La memoria dei fatti di Brescia, sottolinea il capo dello Stato, «sollecita tutti noi a rafforzare sempre più la nostra cultura democratica, a costruire insieme il bene comune, a trasmettere alle nuove generazioni i valori di una civiltà che rispetta la libertà e le differenze», La minaccia della violenza, prosegue il messaggio, «non è stata cancellata nella nostra comunità. Siamo tutti testimoni di come possa assumere forme e modalità nuove, nel perseguimento di uno stesso obiettivo: colpire la dignità delle persone e il loro libero arbitrio».