“Hanno pagato gli applausi ed i fischi durante il funerale, vogliamo un’indagine”

Dopo l’indagine della Procura di Roma sulla “cospirazione russa” ai danni dell’Italia, le pagine FB piene di “falsità contro il PD” su cui il Presidente Matteo Orfini vuole un’indagine serrata e severa – al punto da invitare gli italiani a segnalare ogni notizia non benevola contro i Dem alla Polizia Postale – arriva un’altra richiesta di indagini da parte del Partito Democratico. Il problema sono stati gli applausi ai viceministri Luigi Di Maio e Matteo Salvini durante i funerali delle vittime di Genova ed i fischi al Segretario del partito, Maurizio Martina, che non li meritava o almeno li meritava moto meno di altri. Lui almeno ci ha messo la faccia. Gli altri, Graziano Delrio,lo stesso Matteo Orfini, Renzi si sono tenuti alla larga da Genova, dai parenti delle vittime, dai feretri. Hanno chiesto indagini – non sui Benetton o su Società Autostrade – e annunciato querele. Maglio stare altrove, hanno pensato. Un plauso a Maurizio Martina e Roberta Pinotti in questa circostanza, allora, almeno per il coraggio. “Era doveroso esserci. Dai quei fischi noi dobbiamo ripartire per cambiare. L’unica cosa da non fare è trattare con sufficienza il clima che sta attraversando il paese, perché ci riguarda” ha detto Martina. Ma il PD di sempre, quello ancora tutto “chiacchiere e distintivo” che non conosce umiltà, la pensa diversamente.

Gli applausi e i fischi, dicevamo. Troppo per l’orgoglio ferito del PD ai minimi storici, ancora ostaggio di Matteo Renzi. “A sostegno del governo ci sarebbe stata una rumorosa claque organizzata“. All’indomani del funerale delle vittime del drammatico crollo di Ponte Morandi a Genova, il deputato del PD Michele Anzaldi si dice pronto a presentare una interrogazione al Ministero dell’Interno. I Dem si dicono convinti che quella che è riecheggiata nel padiglione B della Fiera non fosse la rabbia delle vittime di un disastro annunciato, lo sdegno dagli italiani che accusano il PD di aver rinnovato le concessioni ad Autostrade per l’Italia, ma una claque organizzata – quindi pagata – a sostegno del Governo. Un’idea che non fa i conti con gli ultimi sondaggi sullo scenario politico italiano: con Lega e Cinque Stelle che insieme suscitano consensi intorno al 60% ed il Partito Democratico giù in fondo, come mai prima, con stime che li danno tra il 15 ed il 12%. Un disastro. Il buon senso farebbe pensare che Genova ha rispecchiato fedelmente gli umori del Paese. Il buon senso appunto. Ma c’è il PD renziano e post renziano che deve dire la sua, a modo suo.

Già nelle ore successive alle esequie nella chat dei renziani aveva iniziato a circolare l’accusa al Governo di aver “pilotato” le critiche al PD durante i funerali di Stato. E’ toccato ad Anzaldi a mettere in chiaro l’insinuazione denunciando la presenza di un gruppo di “trenta scalmanati” appostati, a suo dire, nei pressi dalla sala stampa. L’accusa è di “aver fischiato in modo scomposto gli esponenti dell’opposizione e di aver applaudito i rappresentanti del Governo“, ma di aver addirittura suggellato il tutto con saluti e selfie. “La Polizia, Postale e non – sostiene l’esponente del PD –  farebbe bene ad aprire un’indagine per verificare se davvero qualche esponente di governo, oppure dei partiti di maggioranza, abbia davvero lavorato per trasformare un momento di lutto nazionale in una curva da comizio“. Su quali evidenze, a parte fischi ed applausi, il PD fondi le proprie doglianze non è dato sapete, al momento. Al Partito Democratico  non viene neanche  il sospetto che le persone presenti ai funerali fossero convinte della responsabilità politica della Sinistra sulla privatizzazione di Autostrade, sul monopolio di fatto assegnato ai Benetton, sul rincaro delle tariffe che sono andate in tasca ai provati, mentre i viadotti crollano. Il PD non pensa sia naturale un malumore contro chi ha governato e permesso tutto questo negli ultimi cinque anni.
Ma come si fa a pensare certe cose?” ha detto Matteo Salvini quando ha saputo dell’ultima “pensata” Dem, Se non riesci a pensare a niente pensi a questo. Anche per convincerti di avere un pensiero. Mentre sei al 15 per cento. E continui a scendere.