Le parole del Presidente della Repubblica Mattarella “lanciano un monito molto ambizioso che, come ministro della Giustizia, intendo raccogliere e portare avanti a livello nazionale e internazionale”. Il Guardasigilli annuncia che la maggioranza di governo intende “impedire, per legge, che un magistrato che abbia svolto incarichi politici elettivi possa tornare a svolgere il ruolo di magistrato requirente o giudicante” questo perché “garantisce un maggiore consolidamento dei principi di autonomia, imparzialità e terzietà della magistratura”.
Durante la seduta straordinaria del plenum ha preso per primo la parola il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini: “L’efficienza dei servizi di giustizia costituisce un valore che non deve, tuttavia, suggerire torsioni prestazionali nei riguardi dei singoli magistrati, indebite commistioni tra l’esercizio delle funzioni di valutazione e i giudizio disciplinare. È bene ribadire che, senza la necessaria linfa vitale delle risorse umane e strumentali, la giurisdizione, fatalmente, perde terreno e smarrisce la sua missione storica di garantire i diritti fondamentali”.
“Gli interventi di riforma di competenza del legislatore per essere realmente efficaci devono essere attuati con lungimiranza e non determinati da situazioni di emergenza”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sottolineando che “il Paese chiede un’amministrazione della giustizia efficiente, capace di preservare l’autorevolezza e l’indipendenza dei magistrati”.