Le truffe più comuni in auto, dallo specchietto rotto alla gomma bucata

Bisogna stare sempre attenti e vigili quando ci si mette alla giuda, ecco alcune delle truffe piu’ comuni ai danni degli automobilisti non proprio attenti.

Sempre attenti al proprio specchietto

Controllate spesso se il vostro specchietto ha dei graffi o addirittura è stato manomesso. A volte, mentre siete fermi o parcheggiati, i truffatori ve lo rigano leggermente o lo rompono e quando attuano la truffa del pedone urtato giustificano l’impatto con lo specchietto distrutto che non sapevate di avere.

La fiancata rigata

Se andate a ritmo blando e all’improvviso venite superati e poi fermati dalla stessa auto che ha attuato il sorpasso, sentendo in quel frangente un rumore fragoroso, potreste essere vittime di una truffa. L’auto del truffatore è rigata in precedenza, la vostra è colpita appositamente con un sasso o rigata in fase di sorpasso e per giustificare l’impatto ecco i segni che servono per attuare la truffa. Onde evitare il Cid, anche qui, il malvivente cerca di estorcere dei soldi in contanti.

La truffa della gomma

I malviventi però hanno iniziato a pensare anche ad altro. Occhio alle gomme, infatti. Se siete fermi ad un semaforo o ad un parcheggio e vedete un’auto che vi affianca, non lasciate mai portafogli o smartphone sui sedili. Se il malvivente vi fa segno che avete le gomme bucate e vi ferma, vi invita a verificare l’accaduto e quando siete distratti vi scippa.

Massima allerta nei parcheggi

La variante con doppio danno è se veramente le vostre gomme sono state bucate preventivamente magari mentre siete fermi in un parcheggio. A quel punto il malvivente vi segue, vi fa la segnalazione e si offre in aiuto. Un complice, se avete soldi o beni preziosi sul sedile o sul cruscotto, approfitta della vostra distrazione e compie il furto.

La variante dell’orologio

Ma la truffa dello specchietto non è la sola. Esiste una variante che è meglio conoscere per non cadere nella truffa. Un pedone-truffatore urta consapevolmente l’auto della vittima. Fa credere alla stessa che in realtà ha subito l’urto e per dimostrarlo mostra l’orologio (anche qui rotto prima) che ha il vetro fracassato: siccome è un oggetto di valore, il truffatore cercherà di spillare almeno 50 euro per poterlo riparare.

Il classico dello specchietto rotto

Da tempo messa in atto da numerosi truffatori, la truffa dello specchietto è un ormai annoverata tra i grandi classici del tema. Il trucco è chiaro: il malvivente fa credere all’automobilista, dopo averlo fermato, che il suo specchietto è stato urtato proprio da quello dell’ignara vittima. Lo specchietto incriminato viene rotto prima dell’impatto e la vittima, onde evitare di fare il Cid, viene inviatata a pagare una cifra (circa 100 euro) per aggiustare così la questione.