Lo specchio che funziona solo se sorridete

Un nuovo specchio ad alta tecnologia è arrivato sul mercato: e riflette solo quando chi lo utilizza sorride.

Il dispositivo sarebbe stato sviluppato appositamente per i pazienti affetti da tumore, ed assomiglia molto ad un tablet: è dotato di uno specchio in “materiale intelligente” che può essere reso opaco oppure riflettente, controllato da un software e da una fotocamera integrata. La tecnologia di riconoscimento facciale controlla la superficie dello specchio e la fa diventare rifettente viene rilevato un sorriso. Come un normale specchio, si può appendere ad un muro o appoggiare su un tavolo, ma in questo caso il prezzo è decisamente più elevato, oltre i 2.000 dollari. .

L’idea è venuta al designer industriale turco Berk Ilhan, dopo aver assistito alle difficoltà di un suo familiare durante i trattamenti contro il cancro, che ha deciso di concentrare il suo lavoro principalmente su prodotti che aiutino la gioia e il benessere dei pazienti affetti da tumore.

Nei primi giorni dopo la sua diagnosi, mi ha detto che era difficile per lei guardarsi allo specchio e ammettere di avere un tumore”, ha raccontato. “Le nostre espressioni facciali influenzano come ci sentiamo. Se muoviamo i nostri muscoli facciali per sorridere, il nostro cervello pensa che qualcosa sia accaduto di buono, e come risultato si diventa felici”. Una spiegazione che può apparire un po’ semplicistica, ma che non è infondata: l’idea che un sorriso, anche quando forzato, possa davvero fare sentire meglio avrebbe delle basi scientifiche.

Ilhan sta attualmente producendo lo specchio in quantità limitate al (caro) prezzo di cui abbiamo detto all’inizio, ma il designer sta lanciando una campagna Kickstarter con cui spera di raccogliere fondi sufficienti per ridurre il prezzo a 500 dollari, e che gli consenta di donare lo specchio agli ospedali appena sarà finanziariamente fattibile farlo.

Nonostante le buone intenzioni di Ilhan, va detto che lo specchio ha i suoi detrattori. Non tutti sono contenti di sentirsi costretti a sorridere. Alcuni ritengono che sia “condiscendente” nei confronti dei malati, e altri lo anno accusato di cercare di approfittare della malattia, a causa dell’elevato prezzo.