Mare pulito, Bandiera Blu a Sorrento: la Campania al terzo posto in Italia

SORRENTO – Dopo anni di vani tentativi, la Campania centra l’obiettivo e sale sul podio della classifica delle regioni col maggior numero di Bandiere Blu. Merito di Sorrento, Piano di Sorrento e Ispani che per la prima volta conquistano il vessillo che la Fee assegna alle spiagge caratterizzate dalla pulizia delle acque e dall’elevata qualità dei servizi offerti ai bagnanti. In totale sono 18 le Bandiere portate a casa dalla Campania: oltre alle tre new entry, tra i premiati figurano tanti Comuni soprattutto nella provincia di Salerno, da Positano a Pollica, passando per Centola e Sapri.

Ancora una volta è la Liguria la regione col maggior numero di vessilli, pari addirittura a 27 il numero complessivo. Segue la Toscana con 19 e, come anticipato, la Campania con 18. Scendono dal podio le Marche che perdono un vessillo e si fermano a quota 16. La Puglia sale a 14 (+3), la Sardegna a 13 (+2), l’Abruzzo a nove con l’aggiunta di una Bandiera Blu per un lago, anche la Calabria a quota nove con due nuovi ingressi. Il Veneto conferma le otto Bandiere di un anno fa come il Lazio, mentre l’Emilia Romagna aggiunge un vessillo salendo a quota sette e la Sicilia ne perde uno scendendo a quota sei. La Basilicata ne totalizza quattro con due nuovi ingressi, il Friuli Venezia Giulia conferma le due Bandiere dell’anno precedente. Infine il Molise che scende a una Bandiera, una in meno dell’anno scorso

In totale sono 175 i Comuni italiani rivieraschi, per complessive 368 spiagge, e 70 gli approdi turistici che quest’anno hanno ottenuto la Bandiera Blu: un numero in crescita grazie a 12 Comuni (16 i nuovi ingressi, mentre quattro sono usciti) rispetto a dodici mesi fa. L’assegnazione avviene secondo procedure piuttosto rigide: le località vengono prima selezionate da una giuria internazionale e poi da una nazionale, fase in cui con la Fee collaborano numerosi enti come il Ministero dell’Ambiente, quello della Cultura e del Turismo, il Comando generale delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, l’Ispra, il Laboratorio di oceanologia ed ecologia marina dell’università della Tuscia, il Consiglio nazionale dei chimici e l’Anci.