La 31enne, che proprio in queste ore ha aperto gli armadi di casa sua mostrando borse e scarpe di lusso sui social, era attesa in aula, a Milano, per riferire la sua versione dei fatti davanti ai giudici della seconda sezione penale. Ma ha preferito non presentarsi.
L’avvocato Giuseppe Di Carlo, suo difensore, ha chiesto, invece, l’assoluzione in quanto “non vi è la prova della responsabilità” della donna. “Non c’è la prova che sia stata lei l’autrice dei post sui social network – ha sottolineato – e nemmeno che abbia creato un danno al calciatore”.