Spese scolastiche: sì alla detrazione, ma la metà degli italiani non lo sa

Le spese per la scuola dei figli sono detraibili al 19 per cento, un po’ come avviene per le spese sanitarie oltre i 129 euro di franchigia. Eppure quasi un italiano su due non sa che può accedere a questa agevolazione, quando si tratta di pagare le tasse.
Il dato emerge dal nuovo Osservatorio mensile di Findomestic, realizzato in collaborazione con Doxa. “Il 41% degli intervistati – afferma Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio della società di credito al consumo del gruppo Bnp Paribas – non è conoscenza dell’agevolazione fiscale e l’8% sceglie consapevolmente di non approfittarne”.
In detrazione si può porare una spesa massima di 717 euro e gli studenti di ogni ordine e grado in Italia che possono usufruire della detrazione sono oltre 8 milioni, nelle casse dello Stato rischiano perciò di rimanere centinaia di milioni di euro che le famiglie potrebbero recuperare.

Anche le aziende intervengono sempre più spesso a favore delle famiglie con figli attraverso iniziative di welfare orientate a sostenere le spese scolastiche: una possibilità sfruttata dal 17% degli intervistati da Findomestic a fronte del 13% che non ne usufruisce pur avendone l’occasione. Il 46% vorrebbe avere questo genere di opportunità ancora non offerta dalla propria società mentre solo il 5% preferirebbe comunque altre iniziative di welfare aziendale.
Quanto alle spese di quest’anno, secondo il sondaggio in media gli italiani pensano di spendere il 6,5% in meno rispetto allo scorso anno per la scuola dei figli: 611 euro contro i 654 del 2017. Nel Nord Ovest si registrano le spese più elevate: 698 euro contro i 540 dell’Italia meridionale e insulare. Gli esborsi aumentano soprattutto per le famiglie con almeno due figli in età scolare: se le coppie con un solo figlio spendono in media 458 euro, quelle più numerose (due o più figli) dovranno spendere mediamente 686 euro.