Con le nuove norme, in ogni caso, la sanzione amministrativa partirà da 712 euro e la regolarizzazione dovrà avvenire entro 180 giorni, tempo nel quale il veicolo sarà tenuto in deposito. Scaduto questo termine di 6 mesi scatterà poi la confisca.
Si fa di ogni erba un fascio: malviventi, società di noleggio che lecitamente operano all’interno della UE, liberi professionisti che si spostano per lavoro, rapinatori ed evasori che intestano centinaia di auto a nulla tenenti residenti all’estero. Ma i risultati saranno comunque straordinari e la stretta per le “esterovestizioni” delle auto metterà di sicuro un freno alla finta residenza fiscale all’estero di una società che con questo escamotage può immatricolare un veicolo oltreconfine e avere una targa straniera, pur svolgendo la propria attività lavorativa prevalentemente in Italia. Stesso discorso vale per un privato straniero residente nello Stivale.
“L’Automobile Club d’Italia condivide l’intervento del Governo in materia di abuso delle targhe estere sui veicoli circolanti in Italia – dichiara il Presidente ACI, Angelo Sticchi Damiani – perché il fenomeno della cosiddetta esterovestizione, cioè l’utilizzo di targhe estere per risparmiare su bollo e assicurazione, sottraendosi di fatto alle contravvenzioni e al fisco italiano, aveva iniziato a dilagare con forte danno, non solo per l’Erario, ma per tutti gli automobilisti e i cittadini”.