Cosa sono ora legale e ora solare
L’ora legale è quella “estiva”, cioè adottata dai paesi tra marzo e ottobre, il periodo dell’anno in cui ci sono più ore di luce. Nel giorno più lungo dell’estate, in Italia, il sole sorge verso le 5.30 e tramonta entro le 21. Se non ci fosse l’ora legale, sorgerebbe alle 4.30 e tramonterebbe alle 20. Ma visto che fra le 4.30 e le 5.30 quasi tutti stanno ancora dormendo, di quell’ora di luce potrebbero goderne pochissime persone: lo spostamento delle lancette provoca invece un “allungamento” delle giornate e permette un po’ a tutti di godere di un’ora di luce in più, dalle 20 alle 21. Avere più luce di sera – è piuttosto intuitivo – fa anche risparmiare sui consumi di energia elettrica (secondo Terna per 116 milioni di euro all’anno, in Italia). L’ora solare è quella naturale, quella “giusta”, valida nei mesi invernali tra ottobre e marzo e “aggiustata” nel resto dell’anno con l’ora legale. Cosa succederebbe se l’Italia decidesse di adottare solo l’ora legale a scapito di quella solare? D’inverno il sole tramonterebbe più tardi, come d’estate, ma poi farebbe buio fino a circa le 9 del mattino, un orario in cui sono già iniziate le maggior parte delle nostre attività.
L’ora legale a chi conviene?
Per ragioni geografiche, gli stati del Sud Europa, come l’Italia, ottengono benefici superiori agli altri dall’ora legale. Dato che si trovano a circa metà strada fra Polo Nord ed Equatore, la durata delle giornate non varia moltissimo fra estate e inverno. Lo spostamento in avanti di un’ora, quindi, rende sì le giornate più lunghe, ma non in modo tale da avere luce a tarda sera.