Volterra diede i natali a San Lino, il secondo papa della storia eletto nel 67 d.C e martirizzato nel 76 d.C, il primo Papa Europeo.
Da un punto di vista storico, dunque, Volterra non sembra affatto essere una città minore. All’interno delle mura trecentesche, oltre a palazzi medievali e rinascimentali, le chiese romaniche e i musei sono dediti alla sua storia, attraverso i reperti archeologici di natura etrusca. Da non perdere i percorsi sotterranei, che oltre a storie di guerre, rivelano una delle storie più affascinanti d’Italia, mantenute dal folklore popolare e che alimentano visite turistiche degli amanti del genere: la presenza dei vampiri.
Verità o menzogna? Poco importa. Intanto Volterra si presenta come un borgo affascinante già prima di varcare la maestosa Porta di San Francesco, una delle principali porte di accesso alla città che conserva ancora tracce di affresco sull’arco interno. Palazzo dei Priori, nel cuore della città, rappresenta il più antico palazzo comunale toscano, ed è stato edificato nel 1208. Altra testimonianza importantissima è la Porta dell’Arco , risalente al IV/ III secolo a.C, edificata originariamente dagli etruschi, faceva parte dell’antica cinta muraria.
Tra le architetture civili, non dimentichiamo il Teatro romano, situato nell’area archeologica di Vallebuona, una zona dall’intensa attività urbanistica in epoca romana, un grande complesso monumentale composto da un teatro e da un impianto termale, costruiti in epoche diverse, di cui oggi è possibile visitare i resti.
Il Masso di Madringa
Siamo infine arrivati al momento tanto atteso da chi, abbagliato dal titolo, vuole conoscere i segreti più nascosti di questa meravigliosa città. E se vi dicessimo che, oltre ai vampiri, Volterra è conosciuta anche per le streghe? Alla fine dei tornanti che portano sul monte volterrano, poco prima del cartello che indica l’inizio della città, si trova il Masso di Mandringa, la cui apertura conduce ad una delle fonti più antiche celebrata per la bontà e la limpidezza delle sue acque. Questo “masso” sarebbe stato (in un passato che non ci è dato conoscere) il punto di ritrovo delle malefiche allieve di Satana che schiamazzando vi si radunavano la notte del sabato. La leggenda vuole che neppure gli uomini, in quelle ore di buio e paura, trovassero il coraggio di uscire di casa.
E i vampiri?
Ecco, qui devo deludervi. Pare proprio che dei bellissimi giovinetti dalla pelle candida con la storica passione per il succo al gusto sangue non ve ne sia traccia.
Come ben sapete, Volterra è stata scelta come location per il secondo film della saga Twilight dall’autrice Stephenie Meyer. C’è chi dice che la scelta sia ricaduta su Volterra per l’assonanza al nome della famiglia vampiresca dei “Volturi”( inventati dalla Stephanie), chi invece dice che come per le streghe, anche sui vampiri esiste una leggenda, ma a quanto pare nessuno ne parla.
Morale della favola: se siete amanti del genere, e non volete proprio rinunciare al Tour dei succhiasangue una volta a Volterra, rimanete nel dubbio.