Amazzonia: da incendi enorme nube di monossido di carbonio

Siano essi dovuti ad agricoltori e allevatori senza troppi scrupoli, oppure dal normale corso della natura, come sostiene il presidente brasiliano Jair Bolsonaro che comunque ha annunciato il ricorso alle forze armate per fronteggiare le fiamme, gli incendi nella foresta amazzonica stanno riversando nell’atmosfera una quantità notevole di monossido di carbonio.

Lo dimostrano le immagini satellitari scattate dai satelliti Sentinel 3 del programma europeo Copernicus e Aqua della Nasa. L’agenzia spaziale USA ha spiegato che la nube di monossido di carbonio si trova a circa 5.500 metri, dunque al momento non rappresenta una minaccia immediata per le popolazioni più vicine ai roghi.

Ma avverte che il monossido di carbonio è un «inquinante che può percorrere grandi distanze e può persistere nell’atmosfera per circa un mese. All’alta quota mappata in queste immagini, il gas ha scarso effetto sull’aria che respiriamo; tuttavia, i forti venti possono portarlo verso il basso dove può influire in modo significativo sulla qualità dell’aria».

A cercare di calmare le polemiche è stato lo stesso presidente brasiliano in un messaggio a reti unificate, nel quale ha spiegato che «negli anni più caldi, come questo 2019 gli incendi avvengono con maggiore frequenza» e che quelli attuali «non sono al di sopra della media degli ultimi 15 anni». Il presidente del Brasile ha detto anche che «il Brasile continuerà ad essere responsabile nella protezione della sua foresta amazzonica».