Secondo le stime USA, la produzione globale di grano calerà da 758 a 730 milioni di tonnellate anno su anno. Ed era stata la stessa Coldiretti ad allarmarci prima di metà agosto con un comunicato che non lascia spazio a fantasie: «La siccità e il caldo hanno “bruciato” questa estate la produzione di grano in Europa del 10% rispetto allo scorso anno per effetto soprattutto del calo dei raccolti in Nord Europa, in Germania e Francia. Le stime – secondo l’organizzazione – sono ridotte ad appena 127,7 milioni di tonnellate per il grano tenero destinato a pane e biscotti nell’Unione Europea, secondo Strategie Grains, mentre per il grano duro destinato alla pasta il calo è contenuto al 4% con un quantitativo di 9,2 milioni di tonnellate a livello europeo. La produzione di grano tenero della Francia stimata pari a 35,1 milioni di tonnellate, il 4% in meno rispetto allo scorso anno, mentre in Germania, che è il secondo produttore di grano dopo la Francia, la produzione di grano si è ridotta del 20% su valori per la prima volta insufficienti addirittura per coprire i fabbisogni interni ma una forte contrazione dei raccolti si registra anche in Scandinavia».