Antonia conferma la versione di Vito: “Era il 2005, eravamo io, mio marito e mia figlia. Ci ha chiuso a chiave in uno sgabuzzino e ci ha costretto a firmare questo foglio”. Vito, il 15 dicembre, per l’ennesima volta, si è precipitato a chiedere a Don Saverio di strappare quelle maledette carte. In tutta risposta, però, il prete e il fratello lo hanno aggredito, procurandogli anche un occhio nero: “Appena mi ha visto mi ha schiaffeggiato e suo fratello mi ha bloccato a terra. Facevo fatica a respirare e mi sono risvegliato in ospedale”.
Ora la famiglia si chiede che interessi avesse il sacerdote, che raggiunto dai microfoni di “Pomeriggio Cinque” racconta la sua versione: “C’è un video, in cui non mi si vede mai. È tutto inventato, anche l’occhio se l’è truccato: è evidente. Io non ho toccato un centesimo. Ho fatto solo da paciere”.