Febbre, tosse e mal di gola: già 200.000 italiani a letto

Freddo al mattino, caldo al pomeriggio, poi di nuovo freddo. Gli sbalzi termici stanno mettendo a dura prova le difese immunitarie dei nostri connazionali. Come accade sempre, questo meteo altalenante è l’habitat ideale per i virus cugini dell’influenza.

Quali sono i virus cugini dell’influenza?

La vera influenza sta arrivando e gli esperti stimano che gli italiani che ne verranno colpiti saranno circa 5.000.000. Il picco, come sempre, è atteso per la metà di dicembre. Al momento ci sono i virus simil-influenzali. Stiamo parlando ad esempio di adenovirus, rinovirus e coronavirus, che sono più attivi quando ci sono variazioni significative nelle temperature.

Perché gli sbalzi abbassano le nostre difese 

I repentini cambi di temperatura subiti dal nostro organismo in questa stagione, infatti, hanno conseguenze sulla clearence mucociliare. Si tratta di un meccanismo di difesa dell’apparato respiratorio delle prime vie aeree, che vede un continuo ricambio di muco grazie all’opera delle ciglia vibratili delle cellule della parete respiratoria. Per motivi legati appunto allo sbalzo termico – quindi sia per il passaggio dal caldo al freddo, che dal freddo al caldo – il meccanismo si blocca, le ciglia vibratili rimangono temporaneamente immobilizzate. Quindi il muco continua a non rinnovarsi permettendo così ai vari virus di «entrare».

Come possiamo difenderci da questa aggressione 

Si deve cercare di limitare l’esposizione agli sbalzi termici, come quando si passa da una stanza con aria condizionata a temperatura molto bassa, a un ambiente molto più caldo. Oppure vestirsi a cipolla.

Vale sempre la regola di lavarsi le mani  

Certamente! Ricordo che questi virus vengono veicolati sia per vicinanza diretta, attraverso l’aerosol che ci scambiamo tra paziente infetto e soggetto suscettibile, ma anche per via indiretta. E’ stato dimostrato da molti studi che le mani sono un «veicolo» utilizzato anche dai virus influenzali e simil-influenzali, e che il lavaggio delle mani con acqua e sapone, ripetuto più volte nell’arco della giornata, ne riduce la trasmissione in maniera significativa.