Perché sta aumentando il prezzo della benzina?

Come periodicamente succede, per gli italiani è di nuovo tempo di fare i conti con l’aumento del prezzo della benzina. Ma cosa c’è dietro questo nuovo rincaro?

In realtà, erano diversi anni che la benzina in Italia non subiva un aumento così vertiginoso. Secondo quanto trasmesso dal Ministero dello Sviluppo Economico, il carburante è salito a 1.606 euro al litro, scavalcando così quel muro di 1.6 raggiunto nel luglio del 2015. E il diesel? Il massimo registrato è di 1.483 euro al litro, di poco oltre il record del giugno 2015.

Non certo una bella notizia, questa: l’aumento è arrivato poco prima dell’estate, quando molti italiani si mettono in macchina per i primi weekend al mare, oppure in montagna. Coi nuovi prezzi, infatti, un pieno per un’auto a benzina di media cilindrata costa il 5% in più rispetto alla scorsa estate (circa 80 euro).

Ovviamente, la prima causa dell’aumento del prezzo della benzina è il costo del petrolio, aumentato di recente: dall’inizio dell’anno ad oggi, il prezzo del barile è salito di ben il 17%. Se lo scorso anno il greggio americano costava 50 dollari a barile e quello europeo 52, oggi costano rispettivamente 71 e 78 dollari. La ragione risiede nei tagli effettuati dall’Opec e nelle tensioni geopolitiche che il Medio Oriente sta vivendo.

Ma non è tutto. In Italia, l’aumento del prezzo della benzina si deve anche alle accise: solamente il 30% del costo che gli automobilisti italiani sostengono per far riferimento è determinato dal costo del petrolio. Il restante 70 dipende dall’IVA e dalle accise. Accise che sono da anni al centro delle contestazioni, dal momento che derivano da questioni passate come la guerra in Abissinia, le missioni in Libano e in Bosnia, la crisi del Canale di Suez, i terremoti, le alluvioni, i disastri naturali.

Infine, la rete di distribuzione: in Italia siamo ancora lontani dalla modernità e dall’efficienza, con pompe sparpagliate sul territorio nazionale e gestori ancora restii al self-service. Un insieme di fattori, dunque, che è alla base di un aumento del prezzo della benzina che – in Italia – si fa sentire molto di più che negli altri Paesi europei.