Il Tar, con una sentenza di qualche giorno fa, ha deciso di dar ragione alla studentessa. Nelle motivazioni del tribunale, il fatto che la prova di italiano presenta “taluni segni che nulla spiegano sulle imperfezioni formali ascritte all’elaborato stesso”. Discorso diverso invece per quanto riguarda lo scritto di Economia Aziendale. Il giudice ha respinto la motivazione degli insegnanti secondo i quali la prova della studentessa sarebbe stata poco originale e interdisciplinare: “non si riesce a comprendere in cosa consista il parametro dell’originalità applicato ad una prova di spiccato carattere tecnico e matematico”.
Un’altra occasione
La commissione dovrà quindi riunirsi e valutare di nuovo lo scritto di Italiano e quello di Economia Aziendale della studentessa di Mestre. Se dopo la correzione, che dovrà tenere in considerazione le motivazioni del Tar, il punteggio della studentessa (tra scritti e orale) dovesse raggiungere i 70/100, allora i docenti dovranno decidere anche se concedere un ulteriore punteggio, da 1 a 5 punti, per il bonus.