Troppo lavoro = aumenta il rischio di ictus

Per le persone sotto i 50 anni che fanno straordinari per un decennio o più, le probabilità di avere un ictus sono maggiori rispetto a chi invece possiede orari di lavoro normali.

Lo riporta una nuova ricerca condotta in Francia, che ha coinvolto oltre 143.500 individui tra la popolazione generale a partire dall’anno 2012. I ricercatori calcolano che 1.224 partecipanti avevano avuto un ictus; quelli che lavoravano i turni più lunghi possedevano il 29% di probabilità in più di rientrare in questo gruppo, mentre per quelli che lo facevano da 10 anni o più, la percentuale si innalzava al 45%.

«L’associazione tra l’ictus e un decennio di lavoro fatto di straordinari è risultato molto più forte per le persone sotto i 50 anni», ha dichiarato Alexis Descatha, leader dello studio. «Questi sono stati risultati inaspettati, e ora dobbiamo svolgere ulteriori ricerche sul campo. Sottolineo anche che tanti operatori sanitari lavorano più dell’orario normale e sono dunque più a rischio di ictus. Da medico, io consiglio ai miei pazienti di creare un piano di lavoro che sia efficace e che non superi questa soglia».

Per turni straordinari, i ricercatori hanno considerato più di 10 ore al giorno per almeno 50 giorni all’anno. I lavoratori part-time e quelli che già avevano sofferto di ictus prima dei turni eccessivamente lunghi sono stati esclusi dallo studio.

Ricerche passate hanno messo in luce anche l’impatto negativo di fare turni di notte per la salute generale: qui viene infatti compromesso l’equilibrio del nostro ritmo circadiano e dell’orologio biologico.

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica dell’American Heart Association Stroke.