10 insegnamenti della terapia di coppia utili a tutti

La terapia di coppia? Non è solo per coppie che tentano l’ultima mossa per salvare la relazione. Scegliere di seguire un percorso psicologico assieme al proprio compagno può essere utile anche a coloro che vogliono un “metodo” per affrontare discussioni e problemi. E aiutare i partner a rimanere felici e innamorati, sostenendoli a riconfermare ogni giorno la loro unione e a guardare le reali esigenze dell’altro.

 1.    Riconoscere l’esistenza di “due verità”

Esporre le proprie ragioni davanti a un esperto, imparziale, aiuta a capire che la nostra verità  non è che un punto di vista. Scontrarsi con una risposta diversa, per quanto irritante, è un ottimo modo per rinarrare le storie che ci costruiamo nella mente. Significa vedere la questione da un’altra prospettiva e, anche se a fatica, imparare ad accettarla. Mettersi in gioco in una terapia a due significa soprattutto accogliere l’idea di uscire dalle proprie posizioni monolitiche e autoreferenziali, per abbracciare realmente il cambiamento.

 2.    Imparare ad ascoltare

La terapia di coppia insegna è dare spazio all’ascolto dell’altro, invece di parlare in continuazione. Ascoltare in modo attivo significa osservare, sentire l’altro e la sua complessità in modo più profondo e più attento. E questo porta anche a percepire meglio se stessi, le emozioni che governano le parole e che, spesso, diventano suoni assordanti e sterili, un brusio di fondo, da cui non si apprende nulla. Imparare a comunicare per davvero è la chiave per riprendere in mano il filo invisibile che unisce due persone e il primo passo è proprio fermarsi a sentire cosa vuole dirci l’altro.

3.    Creare del tempo per il “noi”

Le sedute di psicoterapia insegnano quanto sia importante costruirsi e ritagliarsi degli spazi e del tempo solo per la coppia. “Appuntamenti” per creare un profondo senso di solidarietà. Si pensa spesso erroneamente che “costruire” in coppia dei momenti d’incontro sia qualcosa a discapito della spontaneità. Invece pianificarli significa imparare a scegliere con più attenzione cosa, come e quando regalare e dedicare del tempo davvero funzionale alla coppia. Questi tête-à-tête non sono solo di condivisione, ma attivano anche una riflessione creativa per mantenere vivo il contatto l’uno con l’altro.

 4.    Smettere di dare per scontato di sapere tutto del partner

Ascoltare il partner aprirsi a volte significa scoprire quanto sia diverso dall’immagine che ci siamo fatti di lui. Scoprire e scoprirsi, questo è un punto centrale nella terapia. Il numero di anni che si trascorre insieme non è mai una garanzia di confidenza e conoscenza intima. Anzi, spesso accade di rimane intrappolati nei ruoli antichi di inizio storia, che danno visioni parziali del partner. In terapia si può aprire il vaso dell’identità e aiutare la coppia a costruire una conoscenza più vera e autentica l’uno dell’altro, superando imbarazzi, vergogne e pregiudizi.

 5.    Smetterla di voler avere sempre ragione

La terapia di coppia è per definizione una palestra di apprendimento di reciproche posizioni. L’arbitro neutrale è il terapeuta, che aiuta a spostarsi dal proprio asse per ampliare l’ottica e la visuale del problema. Seppur a volte frustrante, imparare anche le ragioni dell’altro potenzia la reciprocità, base fondamentale per avere dei ruoli flessibili e un maggiore equilibrio nel rapporto.

 6.    Chiedere un “timeout” se la situazione sta precipitando

Questa è una regola di base per evitare l’escalation durante un litigio: se i toni si alzano eccessivamente, hai il diritto di chiedere un ‘timeout’. Grazie alla terapia, si può imparare a litigare in modo costruttivo e comunque sempre funzionale al dialogo. Saper discutere tenendo conto della propria e altrui emotività, significa capire quando parlare, quando asserire, quando fermarsi e riflettere. In questo modo la discussione non diventa solo un luogo in cui ‘vomitare’ le proprie ragioni in modo sterile e disfunzionale, ma un terreno in cui confrontarsi veramente e trovare una risoluzione condivisa da entrambi.

 7.    Essere onesti, con sé e con l’altro

Capita che in terapia si venga trascinati dal partner e dalle sue di motivazioni. Comprendere dal principio, invece, come usare al meglio il percorso psicologico, significa smettere di fingere o di nascondersi e affrontare ciò che spaventa e ciò che allontana all’interno del rapporto. Bisogna essere disposti a uscire dall’apatia della relazione e affrontare con coraggio nuovi possibili obiettivi di vicinanza e perché no, a volte, anche di un’eventuale chiusura.

 8.    Abbracciarsi, baciarsi

Il percorso terapeutico aiuta ad avere maggiore consapevolezza della propria espressività corporea e di come la utilizziamo quando interagiamo con il nostro compagno. Riacquisire confidenza e intimità fisica, riprendere da dove ci si era persi nel contatto, significa rimetter in moto l’ affettività, la complicità e la seduzione. Si riattiva così un dialogo corporeo, un canale di scambio dove spesso ci si comprende al volo, anche senza parlare.

 9.    Non pretendere di essere uguali

Il percorso terapeutico insegna a empatizzare, a sapersi mettere panni dell’altro, a guardare in modo costruttivo il suo punto di vista. Accettare le reciproche differenze come delle risorse per la coppia è il passo da fare per rendere la relazione più completa e anche più salda davanti ai problemi che possono sorgere nella quotidianità.

10.    Dare valore all’intimità

L’intimità non è sinonimo di convivenza, ma di condivisione. La terapia in questo caso è un contenitore eccezionale per rivalutare la qualità del tempo passata assieme e per dare una marcia in più alla sfera erotica. Riaggiornare il file dei propri desideri, delle proprie fantasie, confrontarsi su come la propria identità sessuale sia cambiata ed evoluta da quando ci si è conosciuti, sono delle modalità per crescere insieme e per poter vivere il rapporto, in genere, con più affinità, gratificazione e autenticità, minimizzando il rischio della noia e delle frustrazioni.