Oltre a mozzarella lituana e concentrato di pomodoro cinese, anche l’olio tunisino e il grano ucraino finiscono in due pizze su tre servite in Italia, senza alcuna indicazione per i consumatori. E così, per tutelare uno dei nostri prodotti tipici, Coldiretti ha deciso di moltiplicare iniziative e progetti allo scopo di garantire che tutti gli ingredienti provengano da aziende attive sul territorio nazionale. “La pizza è una ricchezza del Made in Italy – sottolinea la Coldiretti – che deve essere tutelata anche con strumenti come l’obbligo di indicare la provenienza per tutti i principali componenti della pizza”.
E’ così famosa è apprezzata, la pizza, che nella vicenda è intervenuta persino l’Unesco. Dopo una raccolta di oltre due milioni di firme, l’arte dei pizzaioli è stata infatti riconosciuta come patrimonio immateriale dell’umanità.
Si potrebbe cominciare, suggerisce Coldiretti, proprio con l’obbligo di indicare la provenienza degli alimenti per tutti i principali componenti della ricetta. In questo modo, i clienti di una pizzeria sarebbero informati su quello che stanno effettivamente mangiando e avrebbero la possibilità di scegliere se vogliono cenare o meno in quel locale.