Garavaglia (Lega nord): l’Iva aumenterà

Aumento dell’Iva con rimborso. Dal 1° gennaio scatteranno gli aumenti dell’aliquota ordinaria che passerà dal 22% attuale al 25,2% e quella agevolata dal 10 al 13% con la previsione per chi pagherà con bancomat e carte di credito che la differenza di aliquota sarà rimborsata nel 2021. L’idea è qualcosa in più di un’idea ma un dossier aperto al ministero dell’economia dove i tecnici del dicastero guidato da Giovanni Tria stanno lavorando. A raccontare a ItaliaOggi quella che è più di un’ipotesi è Massimo Garavaglia, viceministro dell’economia del dimissionario governo Lega-Movimento5stelle: «Ci si chiede da giorni dove prenderanno i soldi per disinnescare i 23 mld legati alle clausole di salvaguardia, ebbene ve lo racconto io cosa bolle in pentola», sbotta Garavaglia, «ci sarà l’aumento e ci sarà sotto l’insegna del contrasto all’evasione».

Il meccanismo allo studio dunque fa leva sul mix recupero d’evasione, pagamenti tracciabili che metterebbe d’accordo il sentire comune: «Chi paga con carte di credito, bancomat e chi fa utilizzare i pos resta con aliquota attuale, gli altri» spiega Garavaglia, «che in realtà sono le fasce deboli della popolazioni, le persone che continuano a pagare il pollo al mercato in contanti, lo pagheranno con aliquota maggiorata».

Secondo le ipotesi allo studio dovrebbe essere previsto un meccanismo di restituzione per le spese effettuate sia per il consumatore sia per l’esercente. Se per quest’ultimo si può ipotizzare un credito d’imposta per il consumatore finale il meccanismo è ancora tutto da delineare «Un rimborso, qualcosa inventeranno» chiosa Garavaglia e aggiunge, «ove mai dovesse passare qualcosa sarà previsto, intanto in questo modo si stima un recupero d’evasione da 20 mld di euro, che con l’aumento dell’Iva ti faccio pagare e il rimborso non sarà coperto per l’anno successivo perché risulta come recupero da evasione».

Ipotizzando anche l’entrata in vigore della lotteria degli scontrini che però è su base facoltativa, ai consumatori sarà richiesto il codice fiscale un po’ come succede per i farmaci per accedere al rimborso del differenziale in dichiarazione.