Meteo: OTTOBRE, subito BORDATA ARTICA, poi le PIOGGE dall’Atlantico. Ecco gli Ultimi Aggiornamenti

Manca poco ormai ad OTTOBRE, secondo gli ultimi AGGIORNAMENTI si parte subito con una BORDATA ARTICA, poi arriverà il momento delle PIOGGE dall’Atlantico. Scopriamo allora nel dettaglio cosa aspettarci per il prossimo mese ai nastri di partenza.

Come possiamo vedere dalle mappe a nostra disposizione a partire dalla giornata di mercoledì 2 ottobre ci aspettiamo un vero e proprio RIBALTONE CLIMATICO, una svolta brusca verso condizioni decisamente più fredde e instabili, prettamente autunnali insomma. Il responsabile di tutto ciò sarà un vortice ciclonico ricolmo di aria fredda di origine polare che dopo aver attraversato l’Europa centrale, farà il suo ingresso anche sull’Italia. Visti i forti contrasti tra masse d’aria completamente diverse che si verranno a creare non escludiamo la possibilità di forti rovesci, anche a carattere temporalesco, su buona parte delle regioni centro-settentrionali. Successivamente, diciamo tra il 3 e il 4 ottobre, il vortice si approfondirà ulteriormente tra basso Adriatico e Ionio, provocando un’ondata di maltempo anche al Sud. Anche le temperature ne risentiranno, portandosi su buona parte del Paese sotto la media del periodo, anche di diversi gradi.

Si tratterà comunque di un raid veloce, infatti successivamente grazie alla rimonta anticiclonica potremmo vivere la classica OTTOBRATA, con tempo soleggiato e temperature più che gradevoli

Un secondo IMPORTANTE cambiamento è atteso nella seconda parte del mese quando la porta dell’ATLANTICO tonerà ad aprirsi.

Sarà il ritorno delle grandi PIOGGE? Secondo gli ultimi dati molto probabilmente sì, ci aspetta un periodo piuttosto instabile, all’insegna di rovesci anche molto intensi. Da tenere nel debito conto, inoltre, la temperatura dei nostri mari, che potrebbe fornire il carburante necessario per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche, con il concreto rischio di nubifragi e fenomeni alluvionali.

Difficile fare un dettaglio vista la distanza temporale, ma con configurazioni di questo tipo, statisticamente parlando, le regioni maggiormente coinvolte sarebbero quelle nord-occidentali, Liguria, Piemonte e ovest Lombardia su tutte.