Quali vantaggi avremmo con l’abolizione dell’ora legale

Abolire il passaggio tra l’ora solare e quella legale e viceversa? La proposta della Commissione europea di non spostare più le lancette avanti e indietro due volte l’anno lasciando alle nazioni la scelta del fuso orario ha fatto discutere. Sia per l’opportunità politica di presentare la questione (con Lega e Movimento 5 stelle che all’unisono hanno sfoderato massicce dose di benaltrismo parlando di un’Ue che si occupa di ora legale «fregandosene» dei migranti) sia per i concreti motivi dietro la possibile svolta. Perché farlo? Alla ricerca di quali vantaggi? La scienza sostiene che rinunciando all’ora legale si avrebbero meno infarti e ictus, evitando anche lo stress dovuto al sonno perso.

AUMENTO DEGLI ATTACCHI CARDIACI DOPO L’INTRODUZIONE

Sono molti gli studi sugli effetti negativi sulla salute che, stando ai risultati del “referendum” sottoposto ai cittadini europei, almeno nella percezione superano quelli positivi, fra cui c’è anche il risparmio economico. Per esempio secondo i ricercatori de Karolinska Institut di Stoccolma «l’inizio dell’ora legale è come un enorme esperimento naturale non in laboratorio. In particolare noi abbiamo notato un aumento del 4% degli attacchi cardiaci nella settimana successiva all’introduzione». Una analisi della American Academy of Neurology ha dimostrato che gli effetti sull’orologio biologico del cambio dell’ora aumentano del 25% il rischio di ictus nei malati di cancro, e del 20% negli over 65.

PROPENSIONE A DISTRARSI SUL WEB AL LAVORO

Oltre al rischio cardiaco molto studiati sono gli effetti del cambio sul sonno. Una ricerca su 14 studenti coordinata da Antonio Tonetti del’università di Bologna e pubblicata su Chronobiology International ha trovato un maggior numero di risvegli notturni e una maggiore difficoltà ad alzarsi dal letto nei giorni successivi all’arrivo dell’ora legale. Altri effetti negativi, che per una ricerca sugli Annals of Human Biology non sono contrastati neanche da una particolare combinazione di geni che facilita il sonno, sono stati trovati sugli ormoni dello stress, che aumentano del 5%, e persino sulla propensione a distrarsi sul web mentre si è al lavoro. Per uno studio sul Journal of Applied Psychology questa «sale drammaticamente» per effetto del sonno peggiore.

MINOR CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA

Ci sono però anche dei lati positivi derivanti dal cambio. La possibilità di avere più ore di luce nel pomeriggio aiuta a combattere l’obesità infantile, mentre una ricerca pubblicata sul Journal of Safety Research ha trovato che la luce naturale serale diminuisce il rischio di incidenti stradali. Secondo uno studio sul Journal of Experimental Criminology nel giorno in cui l’ora legale finisce, le aggressioni aumentano di circa il 3%. Rinunciando si lasciano anche centinaia di milioni di euro di risparmi. Il calcolo è di Terna, secondo cui per effetto dello spostamento delle lancette degli orologi un’ora in avanti quest’anno c’è un minor consumo di energia elettrica pari a circa 562 milioni di kilowattora, quantitativo corrispondente al fabbisogno medio annuo di circa 200 mila famiglie, con un risparmio di 116 milioni di euro. Dal 2004 al 2017 invece il minor consumo di elettricità per il Paese dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 8 miliardi e 540 milioni di kilowattora e ha comportato in termini economici un risparmio per i cittadini di circa 1 miliardo e 435 milioni di euro.